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Capsule Compatibili Nespresso

Nespresso capsule

Le capsule compatibili Nespresso stanno diventando sempre più convenienti

Con prezzi accessibili e ottime offerte a disposizione. D’altra parte negli ultimi tempi le cialde come le Nespresso compatibili hanno portato una vera e propria rivoluzione nel mondo del caffè: hanno dato vita a un’impennata nei consumi e sono entrate definitivamente nella quotidianità delle persone, modificando le loro abitudini.

Così anche lo stretto rapporto che gli italiani hanno da sempre con l’espresso è radicalmente cambiato. Per colazione, a casa e al lavoro: non passa giorno senza che almeno una capsula venga inserita nella propria macchina per sorseggiare un’ottima e meritata tazzina. Oggi poi le compatibili Nespresso sono sempre più attente all’ambiente, come ha voluto verificare AltroConsumo.

 

Il test di AltroConsumo

Recentemente infatti una realtà autorevole e prestigiosa come AltroConsumo ha testato il sistema Nespresso con 24 tipi di capsule compatibili promuovendo la loro qualità e stabilendo che le migliori fra queste sono buone, economiche e compostabili.

 

Per effettuare la sua ricerca, dopo aver verificato che le etichette dei prodotti riportassero informazioni corrette e complete, Altroconsumo ha applicato questi parametri:
1. Ha studiato la composizione delle capsule per “eleggere” il miglior caffè attraverso le analisi chimiche in laboratorio
2. Ha sottoposto le cialde alla tradizione prova dell’assaggio. Anzi, invece di limitarsi a una sola giuria, ha optato per due: quella degli esperti e quella rappresentata dai consumatori
3. Ha valutato attentamente l’impatto ambientale delle capsule

 

Tra gli esami che vengono realizzati c’è anche quello che riguarda la confezione esterna: l’assenza di plastica è considerata un vantaggio. Per i pacchetti e l’imballaggio si preferisce la carta.

 

La qualità del caffè

Il primo elemento utile per capire la composizione del caffè e la sua capacità di “conservazione” è l’acqua contenuta nelle capsule. Il caffè, una volta testato, potrebbe impregnarsi di umidità e potrebbe degradarsi rapidamente se la quantità di acqua presente, quindi, fosse eccessiva

 

Il secondo criterio riguarda i materiali di origine minerale che potrebbero restare nel caffè, come ceneri, sabbia e terra: più ce ne sono, meno è puro il caffè. In conclusione si passa alle sostanze capaci di sciogliersi grazie all’intervento dell’acqua calda: la loro presenza dà indicazioni importanti sulla corposità della bevanda finale.

 

Le capsule compostabili

 

Il test di AltroConsumo in particolare ha premiato con il voto più alto le capsule compostabili in acciaio: hanno il peso minore sull’ambiente perché possono essere facilmente smaltite nei rifiuti organici, o comunque nel cestino del cosiddetto “umido”, tramite la classica raccolta differenziata che si fa in casa. Hanno un tempo di degradazione naturale inferiore o pari a circa tre mesi e rappresentano quindi l’opzione più adatta dal punto di vista della loro sostenibilità.

 

Le capsule compostabili non offrono solo vantaggi in ottica green ma sono anche in grado di garantire una buona qualità per l’importante dimensione del gusto: mantengono livelli di umidità minori rispetto alla maggior parte delle altre tipologie di cialde e hanno anche raccolto il plauso di chi ha degustato le bevande tra le giurie ufficiali durante le prove di AltroConsumo.

 

Queste capsule piacciono anche per il grado di “responsabilità” che permettono di esprimere sia attraverso chi le sceglie sia attraverso chi le fabbrica. Infatti possono essere compostabili del tutto, cioè al 100%, oppure possono essere realizzate da ditte che si prendono in carica il riciclo delle cialde non compostabili.

 

Le capsule in alluminio

 

Un’alternativa sempre più in voga nell’universo del caffè consiste nelle capsule in alluminio, facilmente riciclabile: si tratta di una scelta ancora una volta all’insegna della qualità e del rispetto dell’ambiente. Basti qui ricordare che questo tipo di caspula, naturalmente dopo una pulizia fatta con la giusta attenzione, va messo nella raccolta dei metalli e dell’alluminio.

 

Non è un procedimento troppo diverso da quello che si fa con gli oggetti di plastica. Occorre separare l’involucro dal caffè, lavare la confezione per rimuovere ogni residuo e lasciarla nei bidoni dell’alluminio, un materiale durevole e riciclabile al 100% per antonomasia.

 

In questo caso infatti ci si trova di fronte a cialde prodotte per intero con un unico materiale, dal contenitore alla linguetta di protezione: è tutto, esclusivamente, in alluminio. Il risultato è un articolo in assoluto molto semplice da smaltite e particolarmente adatto per essere riutilizzato.

 

Le capsule compatibili Nespresso in alluminio, 100% riciclabile, sorprendono a loro volta con la capacità di mantenere l’aroma del caffè inalterato, addirittura tutelandolo dall’azione distorsiva di fattori come l’ossigeno, la luce e l’umidità. La conservazione e la qualità della bevanda quindi è assicurata.

 

Le capsule ricaricabili

 

C’è almeno un’altra alternativa ancora, come ricorda anche AltroConsumo, sempre pensando alle ipotesi più sostenibili in chiave ecologica. La risposta sta proprio nelle capsule ricaricabili: potrebbero sembrare un po’ meno pratiche e comode rispetto alle classiche cialde già pronte, ma vanno certamente parecchio d’accordo con l’ambiente e garantiscono un buon caffè.

 

Nella maggior parte dei casi consistono in contenitori di acciaio o di plastica, dotati di coperchio, e all’apparenza si presentano come identici alle tradizionali capsule monouso. Basta riempire quello spazio con quanto caffè si desidera, a ogni utilizzo. Se vengono gestite nel modo giusto, queste cialde potranno essere utilizzate praticamente per sempre e, perché no, accompagnarci per molti anni.

 

Sotto questo punto di vista è opportuno tenere bene a mente la differenza tra le capsule ricaricabili in plastica e le loro cugine in alluminio. Le prime hanno una durata dichiarata, di solito garantita per alcune decine di caffè, mentre le seconde possono arrivare a garantire una produzione di espressi quasi infinita.

 

Una volta fatto il caffè, infatti, bisogna eseguire due operazioni facili e veloci: svuotare il contenuto e lavare l’involucro, semplicemente lasciandoci scorrere sopra un po’ d’acqua dal rubinetto della cucina. E così, in quattro e quattr’otto, le capsule ricaricabili possono già essere riutilizzate per un altro buon caffè domestico.

 

Sia le capsule compostabili, di cui si è parlato prima, sia quelle ricaricabili presentano vantaggi dal punto di vista dell’ambiente anche se in maniera diversa: le prime danno vita a rifiuti più semplici da riciclare, mentre le seconde dal canto loro sono riutilizzabili e quindi riducono il numero di rifiuti prodotti. A questo proposito, per azzerare del tutto la quantità di rifiuti, basta optare per le capsule ricaricabili con il coperchio in acciaio.

 

Il progetto “Da Chicco a Chicco”

 

L’impegno di Nespresso per l’ambiente è rappresentato direttamente da progetti come “Da Chicco a Chicco”, che rientra nel piano per l’Italia attraverso cui la società mette in campo iniziative dedicate all’attenzione per la circolarità dei prodotti, al clima e alle comunità.

 

Recentemente Nespresso ha anche ottenuto la certificazione B Corp sul piano internazionale, oltre che il nuovo status di Società Benefit in Italia, mettendo ulteriormente in evidenza la volontà di portare avanti modelli di business sostenibili e il desiderio di perseguire il bene comune.

 

I dati a disposizione dicono che, proprio con il progetto “Da Chicco a Chicco”, dalle capsule del caffè sono state raccolte e rimesse in circolo in un solo anno, il 2021, circa 90 tonnellate di alluminio. Inoltre 900 tonnellate di caffè esausto sono state recuperate e riutilizzate.

 

Anche l’Ansa ha dedicato un articolo ai numeri di questo successo, spiegando che le capsule usate e recuperate sono trattate perché alluminio e caffè possano essere trasformati in nuovi oggetti e in compost poi impiegato in una risaia italiana. Il riso che viene prodotto tramite questo concime naturale e riacquistato da Nespresso alla fine diventa un dono per il Banco Alimentare e per supportare chi ne ha più bisogno in regioni come la Lombardia, il Lazio e – una novità di quest’anno – il Piemonte. A queste tre aree, solo nel 2022, sono stati assegnati rispettivamente 475, 224 e 86 quintali di riso, equivalenti a 530mila piatti in Lombardia, 250mila nel Lazio e circa 95mila piatti di riso in Piemonte.

 

Il concetto alla base del progetto “Da Chicco a Chicco”, nato nel lontano 2011, sta in questo pensiero: un chicco di caffè può diventare un chicco di riso per chi ne ha più bisogno. A rendere possibile la riuscita dell’iniziativa, tra l’altro, è la collaborazione di più soggetti che uniscono le forze per un unico obiettivo: oltre a Nespresso, con un investimento di oltre sette milioni di euro, partecipano infatti anche CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio italiano Compostatori).

 

Nel 2022 Nespresso ha regalato alle tre organizzazioni 785 quintali di riso, pari a più di 870mila piatti di riso – visto che un piatto equivale a circa 90 grammi -, da distribuire a oltre due mila strutture caritative e a oltre 400 mila persone bisognose. Il servizio sta vivendo un aumento costante, anno dopo anno: la crescita attuale è del 12% rispetto alla quantità offerta nel 2021.

 

Le capsule esauste in alluminio possono essere riconsegnate in qualsiasi momento nella cosiddetta “area recycling” delle Boutique Nespresso o appunto nelle isole ecologiche partner sul territorio nazionale. Da lì si attiva il percorso che fa rivivere sia il caffè, come già spiegato, sia l’alluminio dopo la loro separazione. È interessante capire il percorso che porta questi materiali a tornare in circolo come nuove risorse per l’ambiente. L’alluminio, in particolare, viene inviato alle fonderie per avviare la procedura di riciclo che lo trasformerà in penne, coltellini, biciclette e altri oggetti.

 

Nespresso, con le sue capsule, ha una missione chiara davanti a sé: si è prefissata l’obiettivo di sostenere 1 milione di persone entro il 2025 proprio grazie al progetto “Da Chicco a Chicco”. D’altra parte, dal 2011 a oggi, sono già stati donati cinque milioni e trecento mila piatti, equivalenti a 5mila quintali di riso.

 

Aumentano i punti di raccolta delle capsule in Italia

 

Nespresso sta continuando ad ampliare il numero dei punti di raccolta in Italia. Le ultime notizie in merito arrivano dalla Lombardia ma nel complesso sono oltre 150 in più di 80 città del nostro Paese.

 

Il primo caso riguarda la provincia di Milano. I consumatori possono ora portare le proprie capsule esauste in tre nuovi punti: due si trovano a San Giuliano Milanese, al centro di raccolta rifiuti di via Brianza e alla piattaforma ecologica di via della Pace, mentre il terzo è a Bresso, all’interno del centro di raccolta rifiuti di via Papa Giovanni XXIII. Con questi ultimi arrivati, in totale sono 30 i punti di raccolta solo nell’area della metropoli meneghina.

 

Un’altra città scelta da Nespresso per ampliare il numero dei punti di raccolta delle proprie capsule di caffè in alluminio esauste, sempre nell’ambito del progetto “Da Chicco a Chicco”, è Brescia dove sono stati aggiunti quattro nuovi centri di raccolta. Alla notizia ha dato risalto anche la redazione locale del Corriere della Sera.

 

Spesso queste nuove installazioni, in territori considerati strategici, aiutano sia a creare terreno fertile per l’economia circolare sia a diffondere le buone pratiche in tutto il Paese a sollecitare la cittadinanza all’applicazione di condotte all’insegna della responsabilità.

 

I nuovi punti per le capsule si trovano in via Metastasio, via Codignole 31/G, via Gatti e via Agostino Chiappa. Nel Bresciano attualmente i centri di raccolta sono diventati così ben nove.

 

In Italia nel 2021 sono state recuperate oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste e nei primi sei mesi del 2022 ne sono state raccolte oltre 900 tonnellate: equivalgono ad un aumento del +17% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Brescia poi ha fatto ancora meglio, raggiungendo una media del +31%.

 

L’importanza della scelta della macchinetta giusta

 

Per gustare le capsule Nespresso compatibili è sufficiente avere a disposizione la giusta macchina del caffè. Questi dispositivi sono ormai elettrodomestici immancabili nelle abitazioni e per tante persone sono diventati essenziali e insostituibili al pari del frigorifero e della lavatrice. Ecco le sette regole principali da seguire per individuare il modello migliore, quello che fa al caso proprio.

 

Le funzioni. La macchina ideale deve avere un’ampia selezione di funzionalità disponibili ma le opzioni devono essere anche semplici e intuitive.
Le varietà. Spesso la gamma di caffè e bevande che si possono erogare cambia in base al dispositivo. Occorre dunque accertarsi che la macchina scelta disponga delle nostre cialde preferite.
La durata. La macchina deve garantire una certa resistenza nel tempo ma anche una qualità persistente: i caffè dovranno essere sempre ottimali, con il loro gusto intatto e la crema al punto giusto.

I materiali. Le macchine migliori sono dotate di parti in alluminio, procedure di pulizia automatica e ricette variegate.
La scelta. Spesso l’indecisione può prendere il sopravvento, anche nella scelta di una macchina per il caffè. Visitare i negozi può aiutare a visualizzare meglio le caratteristiche e i modelli.
Il confronto. È sempre consigliabile confrontarsi e raccogliere suggerimenti tra i più esperti di noi per raggiungere il risultato migliore. Anche le recensioni sul web possono rivelarsi in qualche modo un aiuto in più, per dissipare i dubbi.

Il design. Nella scelta di una macchina per il caffè non è da sottovalutare l’aspetto estetico, dal colore alla personalità. D’altra parte quel dispositivo diventerà protagonista dell’arredo. Le nuove macchinette nella maggior parte dei casi propongono linee eleganti, innovative e minimaliste per tutti i gusti.

 

Macchine del caffè: le dritte di AltroConsumo

 

Nella scelta della macchina per il caffè, è importante valutare soprattutto il prezzo di acquisto. Il costo dell’energia elettrica, invece, è ancora trascurabile, tutto sommato. AltroConsumo ha testato le macchinette considerando il consumo di una famiglia italiana in cui si bevono mille e quattrocento caffè all’anno, calcolando una media di quattro tazzine al dì per 350 giorni.

 

AltroConsumo ha misurato sia il tempo impiegato dalle macchine per preparare il caffè, dal riscaldamento preliminare del dispositivo all’erogazione finale, sia la temperatura della bevanda nella tazzina: forse non tutti sanno che quella ideale è di 67 gradi centigradi. Non sono mancati i test dello “strato di crema”, dell’eventuale “schiumosità” e della facilità nella pulizia delle macchinette.

 

Le prove di AltroConsumo hanno stabilito che la maggioranza delle macchine del caffè funziona molto bene. Aiuta il fatto che la tecnologia del settore sia ormai consolidata. Non resta che scegliere le migliori capsule compatibili Nespresso.

 

Le caratteristiche delle Capsule Compatibili Nespresso

 

Le capsule compatibili Nespresso hanno alcune caratteristiche che le rendono inconfondibili, se non uniche. Ecco i tre aspetti principali da prendere in considerazione:

La forma. L’aspetto delle compatibili Nespresso viene di solito descritto con la “forma a V”: il diametro è di circa 37 millimetri, mentre l’altezza è di 30.
I Materiali. Le capsule possono essere realizzate in alluminio o in plastica alimentare con coperchi in alluminio. Sono pensate per essere sicure al cento per cento.
Prezzi. Il costo delle capsule compatibili Nespresso può variare ma quasi sempre, acquistando quantità elevate di prodotto, si può abbassare notevolmente la cifra finale.

 

Le capsule compatibili Nespresso: i vari gusti

 

Il caffè fa irrimediabilmente parte delle nostre vite ma a volte si può provare il desiderio di qualcosa di diverso. Le Nespresso compatibili, infatti, permettono di variare e di navigare tra vari gusti disponibili, dai prodotti solubili agli infusi, sempre nel comodo formato delle capsule.

 

Oltre ai caffè macchiati e a quelli aromatizzati, dalla nocciola alla vaniglia, le possibili scelte spaziano tra cappuccini, ginseng, orzo, cioccolato, latte ma anche té e tisane. Non può mancare il decaffeinato.

 

Come le capsule hanno cambiato le nostre vite

 

Inserisci la capsula compatibile Nespresso nella macchina per il caffè, premi il pulsante e la tazzina si riempie in pochi istanti. Il tuo espresso è già pronto. Sembra un gesto semplicissimo, banale, quasi scontato. Eppure ci ha cambiato la vita.

 

Preparare il caffè a casa nostra non è mai stato così facile. Ci permette anche di fare bella figura con amici e ospiti. Questo sistema “monoporzione” ha modificato le nostre abitudini e anche il mercato.

 

L’idea nasce negli anni Settanta negli Stati Uniti, dalla mente di Cyrus Melikian, un uomo di origine armene e americane che viene definito come un pioniere dell’industria del caffè. Il caffè macinato viene così compresso tra due veli di carta filtro e la magia è fatta. L’invenzione si diffonde velocemente nei bar ma dagli anni Ottanta si afferma sempre di più anche nei luoghi di lavoro, iniziando ad animare le pause dei dipendenti. Ormai la strada è spianata: le cialde arrivano anche nelle case.

Dal punto di vista tecnico si tratta di un procedimento piuttosto lineare: un flusso di acqua molto calda, con una pressione adeguata appositamente studiata, attraversa il caffè macinato e preparato nella giusta granulometria, per poi raggiungere la tazzina. Il risultato è praticamente lo stesso caffè che potremmo bere nel nostro bar preferito.

 

Quante cose possono succedere davanti a un caffè

 

Le capsule come le Nespresso Compatibili accompagnano la quotidianità delle nostre vite. Questo è vero perché un buon caffè può segnare alcuni passaggi fondamentali delle giornate. Ecco alcuni esempi dei momenti che è bello coronare con un indimenticabile espresso.

 

Riunioni di famiglia. È buona norma organizzare incontri periodici con i propri cari per discutere di eventuali problemi e prendere decisioni. D’altra parte in tempi duri e incerti come questi, con il caro-energia, l’aumento delle bollette e i prezzi dei carburanti, gli argomenti da trattare non mancare. Bene, il modo migliore per concludere quelle discussioni è sicuramente un buon caffè.

Riconciliazioni. Nella vita di tutti i giorni, in famiglia, al lavoro e tra gli amici: in qualsiasi ambito della quotidianità può capitare di affrontare momenti difficili e liti con altre persone. Una bella tazzina calda aiuterà la conversazione e anche la riappacificazione.
Le chiacchiere. Seduti uno di fronte all’altro, con un espresso di fronte, sarà impossibile rimanere in silenzio: il caffè è la miscela segreta davanti alla quale anche i cuori più duri si aprono alle confidenze più profonde.

Il relax. Viviamo giornate frenetiche, inseguendo gli impegni e cercando di rispettare scadenze: sedersi un momento, attorno al tavolo di casa, per sorseggiare un caffè può rappresentare quel momento di pausa che ci fa ricaricare le pile. Bastano pochi minuti con la tazza e il cucchiaino in mano per ripartire alla grande.
Pausa – lavoro. Le macchine per il caffè sono ormai diffuse anche negli uffici o nei corridoi delle ditte. Anzi, diventano punti di riferimento in cui è possibile staccare la spina dalle proprie mansioni professionali, centri di aggregazione tra colleghi e luoghi di chiarimento tra rivali. Inevitabilmente, sono anche centraline da cui si irradia il gossip in tutta l’azienda…
Le amicizie. I legami migliori si stringono e si fortificano davanti a un buon caffè. Ma nello stesso modo possono nascere anche nuovi rapporti di amicizia o storie d’amore

 

Le capsule del caffè come rito familiare

 

Le capsule come le compatibili Nespresso caratterizzano le giornate delle persone. Non solo. Possono diventare una vera e propria abitudine che coinvolge persone care e familiari. Ecco cinque casi in cui si può parlare di rito del caffè:

 

Nelle abitazioni. Le giornate delle famiglie sono scandite da diversi momenti che dipendono principalmente dal lavoro degli adulti e dalla scuola dei più giovani. Per questo è possibile immaginare, ad esempio, momenti in cui fratelli e sorelle si ritrovano insieme, magari dopo le lezioni giornaliere e prima dei compiti a casa, per un buon caffè da condividere. Nel frattempo potranno chiacchierare delle ultime verifiche, delle interrogazioni e di tutte le loro scoperte

Genitori e figli. Lo stesso potrebbe valere per i papà, le mamme e i ragazzi. Durante la giornata c’è un momento preciso in cui questi componenti della stessa famiglia si ritrovano davanti a una tazzina e commentano quanto è successo a scuola e al lavoro.

L’amore. Il caffè può alimentare la passione, oltre che la comunicazione tra le persone. Gli innamorati, i fidanzati ma anche i mariti e le mogli potranno ritrovare l’intesa davanti a un buon nespresso capsule.
Gli amici. Cosa si chiedono due amici quando hanno in programma di incontrarsi, magari dopo un po’ di tempo? La risposta è semplice: “Ci vediamo per un caffè?”. Non esiste soluzione migliore
Vicini di casa. Nei condomini e nelle abitazioni in generale può essere buona norma vedersi tra residenti del quartiere per chiacchierare, conoscersi meglio e, perché no, discutere anche di eventuali problemi legati agli edifici. È sempre meglio confrontarsi così, pacificamente, piuttosto che in un’accesa riunione di condominio.

 

Caffè e smart working

 

C’è un rapporto stretto tra capsule del caffè e smart working. Il lavoro da remoto si è affermato definitivamente anche in Italia con i due anni e mezzo di pandemia. Così nasce il “problema” della pausa dal lavoro.

 

Se in ufficio e nei luoghi di lavoro, era buona norma bere un caffè con i colleghi, ora ci si ritrova nella propria abitazione, spesso soli. Per questi motivi le capsule come le compatibili Nespresso sono diventate grandi amiche degli smart workers.

 

Tra una mail, una video chiamata e un’intensa conversazione su WhatsApp con i colleghi, non c’è niente di meglio di un caffè con la propria macchina. Può diventare una comfort zone nel mezzo della giornata lavorativa.

 

Inoltre si può trovare conforto nella grande varietà di gusti a disposizione. Ce n’è per tutte le occasioni. Si va dall’espresso al cappuccino, dal caffè macchiato al ginseng e via discorrendo. La scelta è pressoché infinita.

 

Il caffè e il freddo

 

Siamo ufficialmente nel bel mezzo dell’inverno. Inoltre veniamo da tre anni in cui tra pandemia, lockdown e quarantene siamo usciti all’aperto molto meno. Quindi, a cavallo tra il 2022 e il 2023, è normale avere l’impressione di sentire ancora più freddo appena mettiamo il naso fuori.

 

Tra i tanti modi per combattere le temperature rigide, la neve e il grigiore di questi mesi ce n’è uno che va sempre bene: una bella tazza calda. Scaldarsi in questo modo è la soluzione migliore.

 

Basta scegliere le proprie capsule Nespresso compostabili preferite e sorseggiare la bevanda bella calda. C’è un trucco in più, volendo: condividere il momento con altre persone, tutte davanti alla propria tazza.

 

Regalare le capsule del caffè

 

Il caffè fa parte delle nostre vite e scandisce le nostre giornate. Ci sono molti poi che non ne possono proprio fare a meno. Si tratta di una grande passione, quasi una mania. Queste persone apprezzeranno sicuramente di ricevere in dono le proprie capsule preferite.

 

Le cialde possono rivelarsi un regalo azzeccato anche chi per chi ama viaggiare. D’altra parte oggi esistono anche macchinette del caffè portatili, che permettono di soddisfare i propri desideri in ogni angolo del mondo. Adatta ad accogliere le capsule Nespresso compatibili, consente di preprare un ottimo caffè italiano in ogni punto del globo.

 

La casa e l’angolo del caffè

 

Le case, il loro arredamento e la disposizione dei mobili dovrebbero sempre rispondere alle esigenze principali di chi le abita. Per questi motivi, nelle nostre abitazioni non dovrebbe mai mancare il cosiddetto angolo del caffè, pensato sia per chi vive nell’appartamento sia per i possibili ospiti.

 

Al di là di tutto, predisporre un angolo caffè casalingo è utile soprattutto per i padroni di casa. D’altra parte il caffè è un elemento essenziale della routine di tutti: è protagonista del risveglio e della colazione, caratterizza le pause dallo studio e dal lavoro, segna i momenti di relax della giornata.

 

Inoltre, se ben creata e mantenuta, la zona dedicata al caffè si può trasformare in uno spazio capace di colpire gli occhi di chi ci viene a trovare. Con qualche accessorio scelto con cura e un minimo di design, l’angolo può diventare stiloso e fare da biglietto da visita. Gli amici potrebbero innamorarsi di quel tavolino e quelle sedie, decidendo di venirci a trovare più spesso.

 

La cucina, spesso, è considerata il luogo ideale per fare il caffè. D’altra parte qui è facile trovare un po’ di ripiano libero su cui predisporre la macchina e le capsule, magari insieme a un vassoio con le tazze, i cucchiaini e il contenitore dello zucchero. Se è una stanza abbastanza grande, potrebbe essere possibile sistemare anche le sedie o in alternativa gli sgabelli, davanti al tavolo o all’isola: quest’ultima è sempre più presente nelle cucine contemporanee.

 

A seconda della tipologia di casa in cui ci si trova, potrebbero esserci però altri spazi adatti, in soggiorno ad esempio. Ma basta anche una parte di muro un po’ disadorna, che in questa maniera potrà acquistare carattere. Nella sala poi divani e poltrone potrebbero trasformare il caffè quotidiano in un’esperienza ancora più comoda e avvolgente.

 

Qualsiasi sia l’angolo individuato, si dovrà sempre pensare a un ripiano per la macchina del caffè, mentre per tazze e stoviglie potrebbe bastare una mensola, un mobile o i cassetti del soggiorno. Di certo, nel caso in cui la scelta ricada su una stanza diversa dalla cucina, bisognerà sempre mantenere quello spazio con cura e ordine.

 

Ecco gli oggetti di cui non puoi fare a meno per creare il tuo angolo dei sogni:
Macchina da caffè
Contenitore per le capsule
Tazze, tazzine e cucchiaini
Ripiano d’appoggio
Zucchero

 

Quattro modi in cui un caffè ci può stupire

 

Ecco alcune curiosità sul caffè, la bevanda più diffusa e amata al mondo, ma sempre capace di sorprenderci.

 

A sorpresa l’Italia non è il Paese dove si beve più caffè. Il primo posto in questa classifica europea è occupato dalla Finlandia, con un consumo che si attesta mediamente intorno ai 12 chilogrammi a testa ogni anno. Il Paese dove se ne consuma meno è il Portorico, con 400 grammi di caffè a persona. Il Belpaese è 12esima, con 5,9 chili a testa. La media di consumo mondiale è di 1,3 chili di caffè all’anno per persona.

Da sempre ci si interroga su quale sia l’ora migliore per bere il caffè. La scienza ha provato a dare una risposta: l’orario ideale in cui sorseggiare una tazzina è tra le 9:30 e le 11:30 del mattino.
In questi anni musicisti pop come il cantautore romano Alex Britti hanno dedicato brani e musiche a questa bevande: è famosa la sua “7000 caffè”. Ma la fama dell’espresso affonda le sue radici nella storia: si racconta che il grande compositore Johann Sebastian Bach amasse il caffè al punto da comporre la cantata del “Kaffeekantate”, eseguita a Lipsia, in Germania, tra il 1732 e il 1735.
Il caffè decaffeinato non può essere del tutto decaffeinato perché la procedura per produrlo prevede l’utilizzo di veri chicchi di caffè, per cui la caffeina non potrà essere eliminata mai al cento per cento.

 

Nespresso Capsule Kaffito
Nespresso Capsule Kaffito

Riciclo creativo: come si trasformano le capsule

 

Le capsule Nespresso compatibili non garantiscono solo un ottimo caffè ma aiutano anche l’ambiente, visto che sono facilmente riciclabili. Non sono: possono avere una seconda vita, diventando qualcos’altro, secondo l’idea del cosiddetto “riciclo creativo”. Ecco alcune idee.

 

L’esempio classico è quello che riguarda i gioielli. Le cialde possono diventare oggetti di bigiotteria molto carini. Basta svuotare e pulire le capsule, utilizzare perline, fili metallici e altri abbellimenti per creare orecchini e collane da utilizzare in ogni occasione.

 

Inoltre forse non tutti sanno che le capsule del caffè possono diventare protagoniste dei lavoretti casalinghi, magari da condividere con i bambini che amano questo genere di attività.

In particolare, le cialde possono essere utilizzate persino come decorazioni natalizie o come oggetti da appendere sull’albero di Natale. C’è chi le sa trasformare addirittura in campanelle perfette per il periodo delle feste.

 

C’è anche chi apre le capsule dopo averle consumate e utilizza i fondi del caffè nel proprio orto, perché sono un concime utile e un buon fertilizzante, da mettere nei vasi o mischiare al compost. D’altra parte contengono minerali come calcio, azoto, potassio e magnesio. Secondo alcuni, sono anche un rimedio capace di allontanare lumache, vermi e formiche.

 

Giungendo ai metodi più curiosi, c’è chi strofina la spugna per i piatti con i fondi del caffè: lavare le stoviglie in questo modo aiuterebbe anche a cancellare i cattivi odori. Lo stesso principio potrebbe valere per pulire semplicemente le proprie mani sotto l’acqua, insieme al sapone, magari per scacciare la “fragranza” di pesce, cipolla o aglio.

 

A proposito di profumi sgraditi, in questo campo i fondi del caffè sembrano infallibili: è sufficiente metterne un po’ in un contenitore, come una normale tazza, per poi posizionare il tutto dove serve. Gli odori spariranno così dal frigorifero, dal forno ma anche dall’automobile e dalle scarpiere all’occorrenza.

 

Le persone con una grande manualità e con una passione per i lavoretti potrebbero anche saper usare i fondi del caffè come colorante da utilizzare sui tessuti.

 

Durante la pandemia, inoltre, si erano diffuse diverse teorie riguardanti i fondi del caffè e le ragioni per cui non andrebbero mai buttati via. I consigli vedevano protagoniste soprattutto le capsule in alluminio perché rendono più semplice separare il caffè dalla cialda.

 

Tra i suggerimenti, tutti da sperimentare e verificare, c’è quello di riutilizzare il fondo del caffè come scrub per il viso, semplicemente con l’aggiunta di miele e zucchero. Il risultato finale andrebbe mescolato e applicato sul volto, tramite un bel massaggio. Per avere un po’ di energia in più si può unire “all’impasto” dell’albume montato.

 

Non manca chi applica l’impacco tratto dal fondo del caffè contro la cellulite e la ritenzione idrica, creando una sorta di coktail miracoloso insieme a sale e olio di mandorle o di oliva. La sostanza finale che si ottiene andrebbe stesa sulle parti del corpo interessate e poi fermata con uno strato di pellicola. Dopo un’oretta si può fare la doccia per pulirsi. A quel punto la pelle dovrebbe brillare come neve al sole ed essere davvero morbidissima. Se si ha un po’ di tempo a disposizione e la voglia di fare nuove esperienze, tentar non nuoce.

 

Fino ad ora, in questo curioso excursus, si erano salvati i capelli. E invece no. Anche loro possono ricevere il tanto sospirato trattamento a base di fondi del caffè. Basta creare dal nulla una bella maschera con polvere di cacao, olio di oliva e succo d’arancia – oppure, in alternativa tè nero, chissà poi perché – per mescolare il tutto e applicarlo sui capelli, resistendo per circa due ore. Dopo lo shampo, ancora una volta, la chioma dovrebbe essere a prova di parrucchiere. Attenzione però: sembra che questa tecnica non sia indicata per i biondi.

 

Di certo, la cosa migliore è utilizzare le capsule compatibili Nespresso nel modo giusto: cioè bere un buon caffè e gustarselo fino in fondo.